[Da ZNorth] Sabato, 19 marzo 1994 10:17:52 From: Luca Boarino Subject: Fwd: Programmi di facilitazione dell' accesso al personal To: Sezione 1 Programmi di facilitazione dell' accesso al personal computer. I dispositivi pi comuni per l' input, cio per l' immissione di dati nel calcolatore, sono la tastiera ed il mouse; quelli per l' output, cio i canali attraverso i quali il calcolatore rende disponibili all' utente i risultati delle sue elaborazioni, il monitor e la stampante. Da ci risulta subito evidente che sono due le categorie di persone disabili che possono incontrare serie difficolt nell' utilizzo del personal computer nella sua pi comune configurazione: i disabili motori che non sono in grado di scrivere su una normale tastiera o di manovrare il mouse, e le persone con lesioni alla vista tali da impedir loro di leggere su un monitor o su un foglio stampato, almeno con le usuali dimensioni dei caratteri. Siccome i personal computer, almeno fino a che non avranno maggior diffusione le piattaforme multimediali, in genere utilizzano poco il suono (le eccezioni pi rilevanti sono forse le musiche di accompagnamento dei videogiochi ed i "beep" che in molti programmi servono ad avvertire l' utente di una "mossa sbagliata" alla tastiera), il problema dell' accesso al calcolatore interessa in misura molto pi marginale le persone sorde. Esistono comunque programmini come SEEBEEP (cfr. pi avanti la scheda relativa, compresa in questa stessa sezione) che traducono in stimoli visivi i "beep" del calcolatore. Cominciamo dai problemi che si possono incontrare nell' utilizzo dei dispositivi di input . In generale occorre tenere presente che il metodo pi efficiente di selezione dell' input rimane l' uso della tastiera e che, pertanto, opportuno prendere in considerazione metodi alternativi solo quando si sia verificata l' effettiva impossibilit, per un soggetto, di servirsi di una tastiera, sia pure con modifiche hardware o software. La tastiera normale, infatti, pu essere riadattata o sostituita con tastiere speciali, tutte le volte che le abilit motorie residue di un soggetto gli rendano possibile la selezione intenzionale di un tasto all' interno della vasta gamma di alternative offerte dalle tastiere, standard o modificate. Gli adattatori di tastiera possono essere dei semplici dispositivi hardware, come le mascherine di plastica che servono a prevenire la pressione accidentale dei tasti o le "keylocks", piccoli congegni meccanici che bloccano in una posizione i tasti di controllo, aggirando in questo modo la necessit di premere pi tasti contemporaneamente. Alle stesse esigenze vengono incontro gli adattatori software, spesso chiamati anche software di assistenza alla tastiera (cfr. la scheda di HANDISHIFT). Questi programmi consentono di regolare il tempo di risposta dei tasti, di eliminarne l' autoripetizione, di sostituire alla pressione contemporanea di pi tasti la loro pressione sequenziale, di rendere bistabili i tasti di controllo . Se un semplice adattatore di tastiera, hardware o software che sia, non sufficiente a rendere agibile una tastiera standard, prima di rinunciare, opportuno prendere in considerazione la possibilit di avvalersi di una tastiera modificata (microtastiere, tastiere espanse, tastiere con disposizioni speciali dei tasti o con tasti a funzione programmabile...) o di una "concept keyboard", dispositivo di input programmabile (generalmente una tavoletta grafico-tattile a matrice di punti) sul quale si dispone un foglio, scelto di volta in volta tra un insieme di fogli alternativi, con simboli di varia natura, premendo in corrispondenza dei quali si avviano le funzioni e i programmi associati. Le tastiere riadattate o speciali, poi, possono essere manovrate non solo e non necessariamente con le mani, ma con i piedi, con punteruoli fissati al capo, e cos via... Le "concept keyboard" non sono delle vere e proprie tastiere, ma piuttosto dei dispositivi su cui l' input avviene "a puntamento" entro una gamma limitata di scelte rappresentate da icone. Si tratta, in buona approssimazione, dello stesso principio che sta alla base delle cosiddette interfacce grafiche o WIMP ("Windows, Icons, Mouse, Pull-down Menus"), ormai divenute standard sugli elaboratori avanzati (Macintosh e stazioni Windows e OS/2). La diffusione degli ambienti e dei programmi pilotati dal mouse offre, da un lato, nuove opportunit di accesso ad alcuni disabili motori, ma crea nuove difficolt ad altri e, come vedremo, soprattutto ai ciechi. Per i disabili motori che non siano in grado di manovrare un mouse standard esistono degli emulatori di mouse, anche questi sia hardware che software . Dispositivi a puntamento alternativi al mouse possono essere il joystick, che a sua volta pu essere simulato da una schiera di tastoni, e la "track ball", una specie di mouse "rovesciato". Nello stesso ambito si possono collocare sistemi per ora meno comuni, ma probabilmente destinati in futuro a una maggiore diffusione: gli schermi sensibili al tocco ("touch screen"), le penne ottiche, il riconoscimento del parlato , l' "HeadMaster" , l' "Eyegaze ". Al terzo gradino, in ordine di efficienza decrescente, si collocano i sistemi di codificazione dell' input, basati generalmente su estensioni del codice Morse. Si veda, pi avanti, la scheda su HANDICODE . Quando non esista altra possibilit, si ricorre ai sistemi a scansione, che sono i pi lenti e faticosi, ma anche quelli che presentano la maggiore flessibilit e quindi la possibilit di sfruttare meglio le capacit motorie residue. I sistemi a scansione possono riguardare programmi di comunicazione, di videoscrittura, di calcolo (e per questi rimandiamo alle specifiche sezioni successive del catalogo). Pi in generale in questa sezione ci occupiamo degli emulatori di tastiera , che consentono di utilizzare la maggioranza dei pi comuni programmi applicativi, selezionando i tasti che si dovrebbero battere su matrici a scansione che si sovrappongono, in modo temporaneo e regolabile, alle schermate degli applicativi in uso. Per la selezione si utilizzano dei sistemi di puntamento alternativi: mouse, joystick, tastoni collegati alla porta joystick (cfr. la scheda di JOYSTICK CONTROLLER), switch o sensori di varia foggia e natura (dal semplice tastone al pedale, dalla membrana al dispositivo a soffio...) che siano almeno in grado di chiudere un circuito per segnalare al calcolatore la scelta effettuata. Il sistema pi versatile per ambienti MS-DOS che abbiamo avuto occasione di esaminare senz' altro HANDIKEY della Microsystems, importato in Italia da InnTech, via Lancia 76, 10141 Torino (tel.011/389817). Un sistema analogo per Macintosh il gi citato KE:NX. Passando ora a considerare i problemi legati all' utilizzo dei dispositivi di output, come monitor e stampante, ovvio che la categoria di persone pi direttamente interessata quella dei ciechi e degli ipovedenti. A parte l' utilizzo di stampanti e display in codice Braille, gli strumenti pi diffusi sono la sintesi vocale, che necessita sempre di un corredo hardware (ma su alcune piattaforme Amiga e Macintosh la sintesi vocale "di serie") e gli ingranditori di schermo, che possono essere anch' essi sia hardware sia software. I software di sintesi vocale (HANDICHAT) e di ingrandimento dello schermo (MAGIC) esaminati in questa sezione fanno tutti parte della serie di prodotti HANDIWARE della gi citata Microsystems. Non abbiamo fatto in tempo a recensire prodotti quali lo SCREEN READER IBM, tra le sintesi vocali, o SOFTVISTA della Tiflosystem, tra gli ingranditori, di cui pure abbiamo ricevuto una breve documentazione. Gli ingranditori di schermo citati girano tutti sotto MS-DOS; tra il software di pubblico dominio, tuttavia, si trova un ingranditore per Windows che si chiama LENS. Del resto ci giunta recentemente notizia che anche MAGIC ora presente sul mercato in versione per Windows. Parlando di Windows, non si pu non accennare al fatto che la diffusione delle interfacce grafiche su tutte le piattaforme pone dei problemi nuovi. Da un lato, il software pensato per la scansione o per la sintesi vocale in ambiente carattere di difficile conversione per i nuovi ambienti grafici ad icone. Il ricorso alle icone pu quindi creare seri ostacoli alle persone cieche; ma sembra porre meno problemi ai disabili motori: molti ambienti grafici prevedono infatti delle facilitazioni (Easy Access per il System del Macintosh e l' analogo per OS/2), ed esistono programmi che consentono di sostituire completamente all' uso del mouse quello della tastiera . L' interfaccia del sistema operativo comunque un problema che riguarda pi in generale la comunicazione e l' apprendimento, in quanto fissa i vincoli di contorno del campo delle possibili rappresentazioni simboliche dei contenuti informativi, e quindi delle possibili interazioni cognitive che si possono stabilire tra software e utenti. Lo studio di interfacce grafiche particolari, non solo per disabili motori o per non vedenti, ma anche per ragazzi con problemi di apprendimento, uno degli aspetti pi importanti nello sviluppo e nella valutazione del software didattico. Il problema dell' accesso pu cos essere considerato come un aspetto particolare della pi vasta questione dell' interfaccia uomo-macchina.