La grafica a 3 dimensioni entra in grande stile in uno dei settori
piu' importanti delle scienze biomediche, la progettazione e lo
studio di nuove sostanze farmacologiche. Un gruppo di ricercatori
australiano, con l'ausilio del computer, ha riprodotto le
caratteristiche spaziali della sialidasi del virus dell'influenza, una
proteina fondamentale per la stabilizzazione e la progressione
dell'infezione. Dopo aver individuato il sito attivo dell'enzima
virale i ricercatori hanno progettato due potenti sostanze capaci di
legarsi alla sialidasi e di inibirne l'attivita'. Sembra quindi che
anche il virus dell'influenza, che finora, grazie all'elevata
abilita' di modificare il suo antigene di superficie, e' sempre
riuscito a farla franca sia contro il sistema immunitario che contro i
vari vaccini, debba soccombere ai poteri del computer. La sialidasi
aiuta il movimento del virus attraverso il muco delle vie respiratorie
e la fuoriuscita dei virioni appena sintetizzata dalle cellule
infette. Riassunto in Corriere Medico del 15-16 giugno 1993, pag. 12,
articolo originale in Nature 363 (1993), pag. 418-423.

Mentre, come detto prima, le molecole alla superficie dei virus
dell'influenza vengono continuamente modificate, alcune proteine
all'interno rimangono invariate. Iniettando (letteralmente, non si sa
perche' funziona) il DNA di una di queste proteine (traducendo la
RNA del virus che e' ad RNA) nelle cosce di topi si e' riuscito a
attivare il sistema dei T-linfociti citotossici contro questa
proteina, con un'ottima risposta immunitaria in una successiva
infezione con virus di influenza (di un altro ceppo). Si potrebbe
pensare di applicare questa strategia anche contro altri virus che
hanno tendenza a modificarsi, ad esempio contro l'HIV. Si tratterebbe
quindi di un vaccino a DNA. Sembra che funzioni, ma i pericoli di una
incontrollata inserzione di DNA straniero nel genoma umano sono
notevoli. Manipolazioni del genere potrebbero facilmente provocare
tumori.  [Spektrum, Juni 1993, 19-21]